Onorevoli Colleghi! - Giovannino Guareschi, scrittore, giornalista, disegnatore, polemista, nasce a Fontanelle di Roccabianica, in provincia di Parma, il 1o maggio del 1908. Nel 1936 entra a fare parte della casa editrice Rizzoli in qualità di redattore capo del «Bertoldo». Con G. Mosca fonda nel 1945 il settimanale «Candido», che insieme dirigono per cinque anni. Dal 1950 al 1957 Guareschi ne diviene direttore unico e continua poi a collaborarvi fino al 1961 quando, per sua decisione, il settimanale cessa le pubblicazioni. In seguito collabora al «Borghese» e alla «Notte» e tiene, fino al 1968, una rubrica su «Oggi». Muore a Cervia, in provincia di Ravenna, nel 1968.
      Nel 2008 cadrà il centenario della nascita. La sua opera rappresenta un patrimonio culturale molto importante perché esprime al meglio alcuni caratteri distintivi dell'identità del popolo italiano. Numerosi sono i luoghi nella sua regione, l'Emilia-Romagna, legati alla figura e all'opera dello scrittore. Come narratore ha saputo rappresentare le peculiarità della pianura

 

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del medio corso del Po, territorio connotato da precisi elementi naturalistici, paesaggistici, architettonici e socio-culturali, che Giovannino Guareschi ha interpretato in modo straordinariamente efficace, tale da farle conoscere in tutto il mondo e da creare un inscindibile legame tra la narrazione letteraria e il territorio che l'ha originata.
      I suoi scritti sono strettamente intrecciati con la storia politica e civile italiana, in particolare dal 1940. È noto che la sua figura è stata discussa per vicende legate alla polemica politica di quei tempi. Ma oggi ancora vive la sua eredità artistica e culturale, in particolare quella che ha attinto ispirazione ai luoghi della sua infanzia e della sua giovinezza e a quella Bassa del Po che rappresenta uno degli elementi connotanti del territorio emiliano-romagnolo e che Guareschi ha reso famosa a livello mondiale: «Il Po comincia a Piacenza, e a Piacenza comincia anche il Mondo Piccolo delle mie storie, il quale Mondo Piccolo è situato in quella fetta di pianura che sta fra il Po e l'Appennino. Il piccolo mondo del Mondo Piccolo non è qui però: non è in nessun posto fisso: il paese di Mondo Piccolo è un puntino nero che si muove, assieme ai suoi Pepponi e ai suoi Smilzi, in su e giù lungo il fiume per quella fettaccia di terra che sta tra il Po e l'Appennino: ma il clima è questo. Il paesaggio è questo: e, in un paese, come questo, basta fermarsi sulla strada a guardare una casa colonica affogata in mezzo al granoturco e alla canapa, e subito nasce una storia» (dall'introduzione di «Don Camillo»). Ed è appena il caso di ricordare che la figura di Guareschi riveste una grande attualità per l'ironia e per l'apertura con le quali seppe riconoscere l'umanità dell'antagonista politico, considerato prima di tutto uomo, e ciò in una fase di durissimo scontro politico e ideologico.
      Scopo della presente proposta di legge è dunque valorizzare l'opera di Giovannino Guareschi, i luoghi in cui ha vissuto e quelli raccontati nella sua opera letteraria, dando continuità agli eventi legati al territorio e destinati a durare nel tempo, e questo attraverso il massimo coinvolgimento delle istituzioni locali. Tale indicazione proviene anche dal protocollo d'intesa per le «Celebrazioni del centenario della nascita di Giovannino Guareschi e per la valorizzazione dei luoghi legati alla sua vita e alla sua opera» siglato dalla regione Emilia-Romagna, dai comuni di Busseto, Roccabianca e Brescello e dalle province di Parma e di Reggio Emilia.
      Lo Stato non può restare assente ed è pertanto necessario che, anche a tale livello, si colga l'occasione per ricordare con eventi e con iniziative il rilievo della figura di Guareschi e per sostenere interventi tesi alla valorizzazione degli aspetti culturali, storici e paesaggistici dei luoghi collegati alla sua vita e alla sua opera, come Fontanelle di Roccabianca (Parma), dove è nato, Roncole Verdi di Busseto (Parma), dove ha abitato, e Brescello (Reggio Emilia), teatro dei famosi film su don Camillo e Peppone. Ma anche come Diolo di Soragna (Parma), dove esiste un importante Museo guareschiano, e Coltaro di Sissa (Parma), dove esiste il Museo «dei Cantoni», antico concerto a fiato ripetutamente citato da Guareschi nelle sue opere.
      Il compito di definire il programma e coordinarne l'attuazione in coerenza con quanto previsto dalla presente proposta di legge, da concludere entro il 2008, viene affidato a un apposito Comitato nazionale che opererà in stretta collaborazione con associazioni e soggetti privati interessati e che, dal 2009, verrà trasformato in Fondazione.
      Oltre alla tutela e allo sviluppo del sistema museale legato alla figura di Guareschi e alle molte iniziative di carattere culturale previste per ricordarne la figura, la presente proposta di legge intende collegare l'evento del centenario della nascita allo sviluppo di specifici itinerari turistico-culturali ed enogastronomici attraverso progetti mirati volti a qualificare ricettività e accoglienza con il recupero di piccoli alberghi, pensioni e trattorie che mantengano o ripristinino le caratteristiche dell'accoglienza
 

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familiare e locale, tipica del territorio. Per lo sviluppo delle attività previste dalla presente proposta di legge vengono stanziati 15 milioni di euro nel triennio 2006-2008.
      Infine, la presente proposta di legge all'articolo 5 prevede, con decorrenza 1o gennaio 2009, la trasformazione del Comitato nella Fondazione «Giovannino Guareschi», i cui soci fondatori sono il Ministero per i beni e le attività culturali, la regione Emilia-Romagna, la provincia di Parma, la provincia di Reggio Emilia, i comuni di Roccabianca, di Busseto e di Brescello. La Fondazione assume gli scopi del Comitato.
 

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